CARITAS

GRUPPO  INTERPARROCCHIALE  CARITAS  DI  MONTA’
S.Antonio
–  S.Stefano –  S.Rocco –  S.Vito

 

Augurando a tutte le nostre comunità parrocchiali di Montà e S. Stefano un sereno 2024, diamo un breve resoconto dell’attività del Gruppo Caritas dell’Unità Pastorale nel 2023.

Continuano i servizi a sostegno di chi è in difficoltà. Il Banco alimentare garantisce una distribuzione mensile del pacco a più di 55 famiglie. In seguito al Covid questa attività è stata largamente supportata dal Comune che, a sua volta, aveva ricevuto fondi dal Governo mirati al sostegno alimentare. Attualmente disponiamo nuovamente delle sole scorte del Banco regionale di Moncalieri, che ha ridotto le tipologie e i quantitativi dei prodotti in seguito a una richiesta sempre maggiore di aiuto. Ci sono alimenti essenziali, quali il latte che non giunge ormai da mesi per la distribuzione. Abbiamo cercato di non farlo mancare acquistando la quantità necessaria per ogni consegna. Contiamo di ottenere una piccola scorta con la raccolta che proponiamo nell’Avvento, al fondo delle nostre chiese, dei generi indispensabili quali latte, pasta, olio, zucchero… L’apertura della Bottega della solidarietà sta ottenendo sempre maggiori consensi soprattutto dalle persone che cercano l’usato per non eccedere in un consumismo sfrenato del nuovo a tutti i costi. Il contributo richiesto è comunque quasi simbolico e permette l’accesso veramente a tutti. Va ricordato che questo bellissimo progetto è realizzato grazie al lavoro costante e impegnativo di selezione e di preparazione della merce in vendita da parte dei volontari.
In base alle richieste presentate al Centro di ascolto, sono stati poi erogati contributi economici destinati al pagamento di canoni di affitto, di utenze, di trasporti, di medicinali non mutuabili e altro; ma le voci che maggiormente incidono sul modesto bilancio della Caritas non sono queste.
Da anni la nostra attenzione e il nostro sforzo è stato a favore dei bambini e dei ragazzi che vivono in condizioni familiari carenti sotto ogni profilo: economico, sociale e educativo. Per loro mettiamo a disposizione i servizi extrascolastici, le attività estive e sportive per sopperire in parte a condizioni che li penalizzano fin da piccoli.
Oltre a questo ambito, negli ultimi tempi molte risorse sono state utilizzate anche per seguire le pratiche e gli accompagnamenti di stranieri al fine di ottenere il permesso di soggiorno e regolarizzare la loro posizione nel nostro Paese. Non tutti sono in grado di farcela in autonomia e questo tipo di aiuto è, a nostro giudizio, più significativo e risolutivo.
Sono queste le povertà nascoste che richiedono tempo e disponibilità, anche economica da parte del Gruppo, ma che forse aiutano a prevenire condizioni di povertà e di emarginazione più gravi.
L’impegno alla carità fraterna non può ovviamente essere delegato a un gruppetto di persone che tentano di dare qualche risposta al bisogno, ma dovrebbe invece caratterizzare la vita di ogni cristiano. Oltre alle occasioni che ci vengono offerte quotidianamente, ci sono
particolari opportunità da non perdere.
Una di queste è l’arrivo di un gruppo di giovani africani che sono stati accolti nello stabile dove le Suore carmelitane gestivano la Casa di riposo per anziani. Queste persone hanno affrontato un viaggio a rischio della vita per trovare un futuro lontano dalla povertà e dalla guerra.
L’Africa ha stati in guerra da anni di cui però si parla poco e che certamente non coinvolgono i Paesi più ricchi. Si sono organizzati momenti di incontro e di convivialità, ma ciò che serve loro urgentemente è l’aiuto per imparare la lingua italiana e prepararsi all’inserimento, per ora, nel nostro Paese e soprattutto nel mondo del lavoro. L’esigenza di insegnanti/volontari segnalata dal Parroco ha ottenuto una risposta immediata. Si è così formato un gruppo di docenti che ha già iniziato la sua attività a favore di questi fratelli. Molte saranno ancora le loro necessità e per questo invitiamo tutti a informarsi, a prendere contatto con la parrocchia per rispondere ai bisogni futuri.
Papa Francesco nella domenica dei poveri 2023 ci ha invitati a non distogliere lo sguardo dai poveri.
Auguri!

 

FONDO STRAORDINARIO DI SOLIDARIETA’

Chiunque voglia incrementare il fondo, che si propone di aiutare le famiglie che vivono il dramma della disoccupazione, potrà farlo, anche anonimamente, servendosi dell’apposito conto corrente postale n° 12217121 intestato a Parrocchia S. Antonio Abate – 12046 Montà (CN); oppure del codice IT 23 Z 03069 46510 100000003989 con la causale: FONDO STRAORDINARIO DI SOLIDARIETA’.
Inoltre è possibile fare l’offerta presso le segreterie.
Grazie di cuore a nome di coloro che tendono la mano!
“Il Signore ama chi dona con gioia!”

 

INFORMAZIONI

La Caritas interparrocchiale ricorda che il Centro di ascolto rimane aperto:
a Montà il giovedì dalle 9.00 alle 11.00 nei locali parrocchiali.
a S. Stefano è aperto il venerdì dalle 9.00 alle 11.00 presso la canonica.
L’armadio di S. Vito è aperto tutti i martedì dalle 15.00 alle 16.00.
N.B. I volontari della Caritas invitano a consegnare esclusivamente abiti in buono stato, puliti e riutilizzabili. Inoltre invitano a non consegnare merce ingombrante come tappeti o materassi, ecc.

Inoltre i volontari della Caritas, per eventuali comunicazioni, sono disponibili dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00, al seguente numero: 353 346 9648.
Allo stesso numero ci si può rivolgere per usufruire dell’armadio di S. Vito e per altre richieste.

I volontari del gruppo Caritas interparrocchiale di Montà e S. Stefano propongono alle comunità di fermarsi alla bottega della solidarietà in piazza Vittorio Veneto.
Orario di apertura: giovedì e sabato dalle 9.30 alle 12.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00.
È possibile trovare abiti, scarpe e oggetti vari, ad offerta minima, ceduti all’armadio della Caritas di S. Vito per il sostegno delle attività e dei servizi a favore di chi è in difficoltà.
Nel periodo di apertura di questo spazio, il centro di S.Vito rimarrà chiuso per la distribuzione mentre continuerà la disponibilità di raccolta dell’usato.
Si raccomanda a chi desidera consegnare degli indumenti di metterli in sacchi trasparenti puliti e se possibile stirati.
L’orario per la consegna rimane il martedì dalle 16.00 alle 17.00.
Grazie a tutte le persone che faranno visita alla Bottega dove certamente troveranno un pensiero per sé o per i
propri cari abituandoci a “USARE L’USATO”!

Il Centro di accoglienza Caritas di Alba chiede aiuto per la raccolta di coperte, lenzuola, cuscini e federe necessari per le tante persone che in questo periodo chiedono un posto per dormire. Non è richiesto nulla di nuovo purché pulito.
Chi ha disponibilità può consegnare in parrocchia.

I volontari del gruppo Caritas propongono il TESSERAMENTO ANNUALE.
Le persone che nel tempo hanno aderito sono invitate a rinnovarlo presso il Centro di Ascolto nello stesso orario.

Il gruppo della Caritas interparrocchiale si è attivato dai primi giorni dell’epidemia in progetti e servizi per rispondere alle esigenze più urgenti. Con le risorse disponibili, numerosi volontari hanno realizzato la confezione di mascherine sopperendo alla iniziale mancanza di questi preziosi strumenti di protezione contro il virus.
Le mascherine sono state fornite a tutta la comunità di Montà, come concordato con il Comune, a chi ne ha fatto richiesta, alle persone in difficoltà, ai volontari della Caritas e agli ospiti del Centro di prima accoglienza di Alba.
Il compenso per il materiale acquistato è stato lasciato a libera offerta.
Alle famiglie già seguite dalla Parrocchia sono stati distribuiti, tramite l’emporio della Caritas diocesana, pacchi alimentari, a partire da fine marzo con un intervallo di dieci giorni tra le consegne.
È stata una risposta concreta e immediata alla difficoltà conseguente all’interruzione o alla mancanza di lavoro.
A queste ne sono state segnalate altre che si trovavano in caso di particolare necessità che sono state aiutate con buoni spesa subito utilizzabili.
Si sta cercando di dare sostegno alle famiglie che stanno vivendo in condizioni precarie soprattutto conseguenti alla mancanza di lavoro e al mancato pagamento della cassa integrazione.

 

GLI AMBITI PRINCIPALI DEL NOSTRO IMPEGNO SONO:

Banco alimentare: viene distribuito un pacco alimentare mensile a circa 40 famiglie del Comune di Montà e di S.Stefano Roero.

Lavoro. Abbiamo dato disponibilità per un servizio di collegamento tra domanda ed offerta soprattutto per servizi alla persona come badanti o collaboratrici domestiche.

Casa. L’aiuto in questo settore è  di tipo economico. Soprattutto è cercare di andare incontro a situazioni di sfratto nella speranza di aiutare a non perdere l’abitazione.

Armadio. Grazie all’impegno delle volontarie di S.Vito è aperta ogni settimana, martedì dalle 15 alle 16, la distribuzione di capi di abbigliamento presso la canonica.

Alcuni membri del gruppo proseguono con la loro presenza presso la casa di riposo, nell’accompagnamento di persone presso servizi pubblici in particolare sanitari.

Si pone particolare attenzione ai servizi ed alle attività che possono coinvolgere i bambini e gli adolescenti (doposcuola, estate ragazzi…) per  offrire opportunità di sostegno scolastico e di animazione a minori in condizioni di svantaggio educativo e  sociale.

Centro di ascolto. E’ lo spazio di accoglienza dove i volontari sono disponibili a ricevere chi è nel bisogno o nella ricerca di lavoro domestico  o di un confronto ed un consiglio. Aperto ogni giovedì, presso la segreteria parrocchiale, dalle ore 9 alle ore 11 e ogni venerdì a S.Stefano. I volontari non escludono comunque la loro disponibilità anche in altri orari concordati.

Il centro di ascolto è la modalità che caratterizza il servizio di tutti i gruppi CARITAS di ogni parrocchia ed ogni diocesi italiana.

Per chi è interessato:  non ci sono date o periodi speciali per accedere al gruppo.

 

STORIA

La comunità di Montà  ha sempre annoverato un buon numero di Volontari impegnati presso le case di Riposo  del capoluogo (La Divina Misericordia) e della frazione S.Rocco (Ca’ nostra).

Inoltre a partire dai primi anni 90 si è costituito, in Parrocchia,  un piccolo gruppo che  ha organizzato uno spazio di ascolto per le persone in difficoltà.

Conclusa questa esperienza, veniva allestito il Banco alimentare, con distribuzione mensile.

A partire da febbraio 2010 nasceva l’attuale Gruppo interparrocchiale CARITAS.

La proposta è stata avanzata a tutte le tre parrocchie  e la composizione del gruppo è stata caratterizzata da sempre, dalla presenza di persone  di ogni comunità parrocchiale di Montà.

Fra i suoi membri erano presenti  i  Volontari  del Banco alimentare, altri che già operavano a livello personale nelle strutture o presso la sede locale della C.R.I., ma per la maggior parte, sono state persone alla prima esperienza in questo ambito.  L’indirizzo iniziale è stato di mantenere e consolidare gli interventi già in atto e di programmare incontri di formazione per rispondere alle tante domande sulle nuove povertà, sulle modalità di approccio ai problemi e poter così costruire insieme linee operative idonee e realizzabili nella nostra realtà.

Aprile-maggio 2010:
corso di informazione/formazione con i seguenti argomenti:
La Caritas diocesana e la Caritas parrocchiale.
L’esperienza del Volontariato di una Parrocchia albese.
Comunicazione ed approccio alla persona in difficoltà.
Organizzazione e gestione di un centro di ascolto.
La collaborazione con il servizio sociale pubblico.

In questo periodo, grazie alla distribuzione dei pacchi del banco alimentare si veniva a contatto con i nuclei in difficoltà presenti nel paese e da parte di alcuni Volontari si avviava un servizio domiciliare presso anziani soli e bisognosi soprattutto di incontrarsi e di usufruire di piccole commissioni.

Le persone in maggiore difficoltà potevano contare anche su un servizio di raccolta e di distribuzione di abiti usati.

Ai  costanti contatti con la sede Caritas diocesana  facevano seguito segnalazioni di situazioni di casi più problematici a cui si è dato, in collaborazione, le risposte possibili.

Ben presto sono iniziate le richieste di aiuto direttamente da parte degli interessati  a cui era possibile destinare l’unica risorsa del banco alimentare e degli abiti reciclati, ove necessario, l’accompagnamento a centri sanitari o a posti di lavoro.

Per rispondere all’aumento della richiesta di generi alimentari (molti di prima necessità non  venivano più forniti del banco di Moncalieri) e per aiutare, anche con piccole somme, le persone in difficoltà, a novembre 2010 si organizzava una prima bancherella domenicale di dolci  che ogni anno viene allestita con grande partecipazione e solidarietà dei montatesi.

Negli anni, la settimana precedente le festività natalizie, tutti i membri del gruppo continuano nell’impegno di  distribuzione “a domicilio” dei pacchi alimentari allo scopo di conoscere meglio la realtà delle singole famiglie ed i componenti del nucleo mai incontrati. Si è sempre tentato di stabilire una relazione, anche limitata, con le persone coinvolte per non ridurre i contatti alla sola consegna di alimenti o al pagamento di una bolletta.

Il periodo invernale , oberato da maggiori spese, rende inevitabile qualche intervento di carattere economico soprattutto per il riscaldamento dove,  se possibile, si provvede  direttamente alla consegna della legna o al  pagamento del gas per evitare che il denaro erogato sia diversamente utilizzato.

Aver dato visibilità ed informazioni relative al  gruppo ha messo in atto gesti di solidarietà e portato nuove adesioni.

Nel tempo si sono alternate le presenze mantenendo però un gruppo fisso di partecipanti della prima ora, e ad oggi fanno parte della Caritas parrocchiale, in modo permanente, 18 persone.

Nel 2011 si è attivata  la sperimentazione del “centro di ascolto”. I timori che condizionavano la decisione erano soprattutto:

  • La scarsa capacità di accogliere la persona che chiede aiuto e di valutarne il bisogno reale.
  • La mancanza di fondi per l’inevitabile erogazione di buoni per acquisto farmaci, contributi economici, anche parziali, ai canoni di affitto o al pagamento di bollette…

Si aderiva così al corso di formazione organizzato dalla Caritas diocesana relativo alla gestione dei centri di ascolto in quanto emergeva, sempre più chiara,  la necessità di darsi uno spazio ed un tempo per l’incontro, per l’ascolto e per la risposta alla domanda di aiuto condivisa e concordata nel gruppo.