Avvisi
- E’ disponibile il nuovo bollettino di Pasqua 2025.
- Per seguire online le celebrazioni in S.Antonio collegarsi all’indirizzo: Facebook Unità Pastorale Montà – S. Stefano Roero.
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Il pensiero
Domenica 18 maggio 2025
Carissimi amici,
nel caos che ha attraversato le nostre vite, nella frenesia del quotidiano stordente e avvilente, nella paura del Covid, del vaccino, della guerra, cosa ci rimane? Una cosa sola: ancora alzare lo sguardo. Ancora amare. Perché essere discepoli significa lasciarsi amare e imparare ad amare. Giovanni salta il racconto della cena per sostituirlo con la lavanda dei piedi: la liturgia è falsa se non diventa servizio al fratello debole. Giovanni osa di più: tra i due tradimenti e le due salvezze inserisce l’unico comandamento dell’amore. Gesù chiede di amarci dell’amore con cui egli ci ha amati. Il più grande comandamento è amare Dio e il prossimo con l’amore che riceviamo da Dio. Amare dell’amore di Dio. Del suo amore, col suo amore. Non con l’amore di simpatia, di scelta, di sforzo, di virtù. Con l’amore che, provenendo da Cristo, può riempire il nostro cuore per poi defluire verso il cuore degli altri. Da soli non riusciamo ad amare le persone antipatiche, né quelle che ci fanno del male. Solo l’amore che viene da Dio ci permette di poter amare al di sopra dei sentimenti e delle emozioni. Dall’amore dobbiamo essere conosciuti. Non dalle devozioni, non dai segni esteriori, non dalle organizzazioni caritative, ma dall’amore. L’amore è ciò che maggiormente deve stare a cuore nella Chiesa. Un amore in equilibrio tra emozione e scelta, tra enfasi e volontà, che diventi concreto e fattivo, tollerante e paziente, autentico e accessibile, che sappia manifestarsi nel momento della prova e del tradimento. “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. Con tenerezza, chiamandoli “piccoli figli”, Gesù rivela ai discepoli l’essenziale: “Amatevi gli uni gli altri”. Ci attenderemmo: “Amatemi”, e invece no: “Amatevi”! Perché amandoci reciprocamente in verità amiamo proprio lui, il Cristo Gesù. Chi ama Gesù, infatti, realizza innanzitutto la sua volontà, il suo comandamento. Dio è presente in coloro che si amano reciprocamente e grazie all’amore reciproco si sente veramente amato, perché vede che la sua volontà è realizzata e pienamente compiuta.
Buona domenica e buona settimana.
Don Paolo, don Désiré, fra Luca, diacono Pierlorenzo
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